In occasione della presentazione della nuova collezione Replay Autunno Inverno 2006, la nota casa di jeans ha pensato bene di realizzare e portare avanti un bell’esperimento.
H2B Project
Denominato H2B Project, l’esperimento si propone come il primo sito che si consuma usandolo, proprio come un jeans Replay. Come scritto nell’area H2B Project: “E’ il primo sito che reagisce al passaggio continuo e ripetuto del mouse su tutte le aree dell’interfaccia. E’ il primo esperimento che mostra come l’interfaccia di un sito Internet può modificarsi nel tempo usurandosi e come questi cambiamenti possono essere visibili a tutti gli utenti con collegamenti quotidiani.”
Nell’area Status of the Project è possibile monitorare quotidianamente l’andamento dell’usura del sito anche grazie all’aiuto di dati, grafici e immagini che mostrano come sta evolvendo il progetto. Come riportato nell’area Status: “In soli pochi giorni dalla pubblicazione il numero degli utenti che hanno partecipato al progetto sono aumentati in maniera esponenziale. Il top è stato raggiunto mercoledì 13 settembre con un + 45% rispetto al primo giorno di pubblicazione.”
Finora le aree maggiormente consumate dal passaggio del mouse sull’interfaccia risultano essere quelle tra la Collection e il Denim, mentre l’area Goodies è quella che ha registrato la miglior crescita parziale con un + 35% nelle giornate tra mercoledì 16 e giovedì 17 settembre.
Le Motivazioni
A questo punto è bene chiedersi quali siano le motivazioni che hanno spinto Replay.it a realizzare questo progetto. Al di là della metafora dei jeans, a quale scopo creare un sito che letteralmente si consuma ?
E’ sicuramente possibile inquadrare l’esperimento in un’ottica user generated content, però penso sia meglio traslare un pò questa formula in consumer generated site. Perché è proprio di questo che si tratta: un sito generato dai consumatori, intesi sia come utenti ma, soprattutto, come coloro che il sito letteralmente lo logorano.
Immaginate di realizzare un blog in stile H2B Project: più un articolo è letto e più il testo si logora e tende a cancellarsi. Visivamente potrò capire quali sono gli articoli più letti e le parti della pagina sulle quali i lettori passano e si fermano di più col mouse, così come potrò capire quali sono le foto e i video più visti.
Come in una sorta di eye-tracking analysis posso arrivare a capire quali sono le zone della pagina che la gente guarda di più e dove maggiormente si muove e si sofferma. Di conseguenza, potrò ottimizzare ogni singola pagina del mio sito adattandola ed organizzandola secondo quanto suggeritomi dagli utenti stessi.
Il progetto, quindi, mira a rendere partecipi gli utenti dell’andamento del traffico sul sito. Di solito, i dati sull’andamento di un sito sono utilizzati dai webmaster e da chi cura il sito per capire cosa va e cosa non va per poi agire di conseguenza dopo aver fatto le giuste considerazioni. Replay.it, invece, ha voluto rendere partecipi di queste considerazioni gli utenti stessi, in un’ottica che definirei da Cluetrain Manifesto: i mercati sono conversazioni.
Le Riflessioni
La realizzazione di un sito come punto d’incontro tra consumer generated site e mercato come conversazione porta intelligentemente ad instaurare un rapporto stretto con gli utenti/consumatori. Far sentire l’utente parte integrante di un progetto, dell’andamento di un sito così come dell’usura della sua interfaccia ovvero della sua grafica, è un ottimo modo per invogliarlo a tornare sul sito per partecipare al progetto. In fin dei conti il futuro del sito e del progetto dipendono anche da lui e dalle sue azioni.
D'altra parte, oltre a rappresentare un punto d’incontro tra consumer generated site e mercato come conversazione, l’H2b Project stimola anche la riflessione sulla Rete e sui beni virtuali oggi a nostra disposizione. Un bene virtuale per definizione non si logora, non è soggetto all’usura nel tempo ed è moltiplicabile all’infinito. Dunque, come far convivere la natura dei beni fisici con quella dei beni virtuali ? Quali altre possibili metafore e integrazioni possiamo inventarci ?
Detto questo e fatte le dovute considerazioni, buona consumazione a tutti..