In questo anno 2006, uno dei fenomeni che sta catalizzando parecchia attenzione all’interno dei vari blog di marketing e pubblicità è quello che viene chiamato “ Bagvertising”, cioè la riscoperta/rivisitazione di un mezzo di comunicazione che per troppi anni è stato sottovalutato: la busta della spesa. O meglio dello shopping.
Utilizzando questa in maniera molto creativa e non convenzionale si riescono a produrre degli effetti ottici tali da generare maggior attenzione e coinvolgimento nel consumatore e le agenzie hanno cominciato a sbizzarrirsi per creare l’effetto più impattante possibile.
Come ad esempio, la bag realizzata per il Centro di Autismo di Dubai degli Emirati Arabi, il cui claim cita:
“ Tieni la mano ad un bambino autistco”.
La sensazione, l’impatto che si ottiene è molto reale, sembra proprio di aver preso per mano la bambina raffigurata, e tale trovata funziona proprio perché il messaggio che di fatto ci arriva è che a maggior ragione un bambino autistico ha bisogno di un contatto fisico, di un contatto con la realtà, di una guida che non lo faccia perdere.
Ma questo è solo uno dei tanti esempi.
Vi invito ad osservare con attenzione gli altri.