Ma chi ha detto che un approccio mediterraneo al marketing si oppone alla "misurazione"?
Mi piace molto questa parola, che in sè ha l'etimo della parola "misura", che significa anche "moderazione".
Misurare come ‘rapporto fra una grandezza e un'altra, convenzionalmente scelta come unità di misura', ma misurare anche come 'a misura', secondo la dimensione misurata e, quindi in maniera figurata 'con moderazione’.
A questo punto mi viene da chiedere quali sono le unità di misura che utilizziamo nel marketing? Banalmente le vendite, l'awarness, l'equity del brand, i dividendi degli azionisti? Ci basiamo solo su misure quantitative o dovremmo iniziare ad usare degli indici qualitativi? Io credo che gli indici di performance utilizzati fino ad ora siano obsoleti, e che risentano di una forma mentis antiquata, di stampo post-illuminista, ultra-razionalistico.
Come si misura la felicità delle persone, dei clienti, dei collaboratori, della comunità in cui è inserita l'azienda? Scaglio una pietra nello stagno e chiedo il parere della comunità dei lettori.