Wilde sosteneva che l’arte è fondamentalmente inutile. Se avesse conosciuto Bansky, probabilmente l’avrebbe definito un “buono a nulla”…
Chi è Bansky? Un copy? Un creativo? Un designer? Oppure un vandalo che si diverte ad imbrattare i muri e le strade delle città?
Tanti gli appellativi con cui è stato definito. Ricercato in tutta l’Inghilterra per le sue imprese artistiche (appende clandestinamente le sue opere alla Tate Gallery, al British Museum ed al Louvre), è stato volgarmente ribattezzato «il terrorista dell’arte».
Io lo definirei semplicemente un artista a 360°.
Irriverente, spassoso e provocatore, pioniere della tecnica dello «stencil», è un creativo non-convenzionale da strada che sfrutta lo spazio (qualsiasi superficie) per esprimere se stesso ed il mondo che lo circonda.
Di lui parlano i muri di Londra, di New York e persino del Medio Oriente. E’ talmente popolare per le sue convinzioni pacifiste da aver disegnato la copertina di un album dei Blur.
Tra le sue opere una bambina con le trecce sollevata dai palloncini verso il cielo. Una delle tante con cui Bansky ha trasformato il Muro di Gaza in una vera e propria galleria d’arte.
Guardate il sito di Bansky (più di tutte vi consiglio la sezione outdoor).
Un’esperienza in un vero e proprio mondo parallelo…