Nel prossimo librone con il meglio della creatività pubblicitaria mondiale ci saranno anche i nostri due faccioni. Tra i trofei che potremo mostrare ai nostri nipoti (spero di averne tanti ma se non inizio dai figli sarà dura!) ci saranno anche una splendida bottiglia di vino etichettata Yahoo! con la scritta “giudica responsabilmente” e una lente d’ingrandimento argentata con il logo massonico dell’ADC.
Poi tanti filmati girati con il Nokia n70 e scaricati giorno per giorno nel mio power book G4 - grande bluetooth – che mi sono visto e rivisto e rivisto. Ma la cosa migliore è proprio la colonna sonora che mi frulla in mente e non se ne va. Quel simil Rocky Balboa suonata solo con i fiati e una batteria un po’ jungle, da quei ragazzi di colore ad un incrocio che sapeva di salsicce e caldarroste, mentre il sole tramontava e la gente caminava veloce, ma poi si fermava a guardare quel trombone mezzo d’ottone e mezzo di plastica, ma che suonava col cuore.
New York è così, almeno quella che abbiamo vissuto noi. Come quel trombone che suona di passione e che sogna un giorno di rivestirsi d’oro. Spontanea nella sua voglia di fare, di darsi da fare, consapevole di essere ancora il centro del mondo, ma come se il centro si stesse spostando in uno dei mille negozietti etnici di Soho. O forse nella piccolissima casa di Sumata, il pittore che dipinge sempre sé stesso, come un mandala umano consegnato da terre aliene. Lui non parla dalla sera alla mattina ed ha scelto di vivere a New York perché considera l’India troppo caotica. Anche l’associazione dei creativi più antica del mondo, l’Art Director Club, dal 1921, sembra una grande famiglia, che ogni anno invita nella city i creativi da tutto il mondo che si sono distinti nelle rispettive discipline. “Giudicate severamente” – ci ha ammonito il presidente Paul Lavoie dell’agenzia Taxi. "State scegliendo i lavori che rimarranno nella storia della pubblicità".
A incontrarli a colazione non sembrerebbe di trovarsi fra personaggi che hanno avuto tanti riconoscimenti da riempire una stanza. In quella babele di stili e di esperienze, che vanno dal Brasile a Singapore, soprattutto quello che mi ha colpito è come si sono presentati, con grandissima umiltà, per quello che sono, non per quello che hanno fatto. Quello che ho cercato di spiegare quando è toccato a noi presentarci è che c’era bisogno di 2 ninja per farne uno di loro. E’ proprio vero, i più umili sono i migliori ;)
L’umanità è una e una soltanto e condivide gli stessi sogni, le stesse paure. Se viaggiassimo di più, non solo su internet, ci renderemmo conto di questa semplice verità e allora ci convinceremmo che siamo più forti di qualunque tirannia che vuol mettere in dubbio questa semplice verità e farci sentire diversi e contrapposti.
L’unico rammarico è di non essere riuscito a parlare di più con ciascuno dei giurati della nostra sezione, e purtroppo l’ottima cena sponsorizzata da Yahoo! e da GettyImages ci ha colto stanchi dopo una giornata di “judgement” e di disquisizioni varie in inglese.
Un’altra nota di rammarico: anche quest’anno la giuria ha tenuto più in considerazione gli aspetti formali di quelli concettuali e valoriali. Noi ninja abbiamo supportato i lavori con un contenuto forte, con dei valori di fondo, in grado di trasmettere un’emozione o di far vivere un’esperienza più che quelli impeccabili dal punto di vista tecnico. Purtroppo il nostro approccio è suonato forse un po’ "naive" agli occhi dei maghi della tecnica, ma un seme - crediamo - è comunque stato piantato.
Di seguito i membri della giuria a cui abbiamo avuto l'onore di partecipare:
INTERACTIVE
Chair: Matt Freeman, TribalDDB, New York
Justin Barocas, Anomaly, New York
Lars Bastholm, AKQA, New York
Dave Batista, BEAM, Boston
Jeff Benjamin, Crispin Porter + Bogusky, Miami
Ingrid Bernstein, Deutsch NY, New York
Paul Bichler, Strawberryfrog, New York
Ben Clapp, Tribal DDB, London
Andreas Combuechen, Atmosphere BBDO, New York
Olaf Czeschner, Neue Digitale GmbH, Frankfurt
Jason Dooris, Saatchi & Saatchi New Zealand, Parnell New Zealand
Ricardo Figueira, AgenciaClick. Sao Paulo
Kevin Flatt, Fallon, Minneapolis
Gary Freedman, The Glue Society, New York
Alex Giordano, Ninjamarketing, Italy
Kay Hook, Scholz & Friends, Stockholm
John C. Jay, Wieden+Kennedy, Tokyo
Shuji Kasai, Hakuhodo Inc., Tokyo
Kris Kiger, R/GA, New York
Will McGinness, Goodby, Silverstein & Partners, San Francisco
Basil Mina, Lowe Worldwide, Madrid
Clement Mok, CMCD--Visual Symbols Library, San Francisco
Steve Mykolyn, TAXI Canada Inc., Toronto
Stephen Nesle, TribalDDB, New York
Mirko Pallera, Ninjamarketing, Italy
Baiping Shen, Leo Burnett China, Shanghai
Jackson Tan, :phunk studio, Singapore
Andy Taray, Ohioboy Design, Brooklyn