Secondo uno studio realizzato dall’agenzia di marketing Shape Partners, la popolarità del marketing virale sta aumentando considerevolmente. Infatti, negli USA, ben l’89% degli utenti adulti condivide con amici, familiari e colleghi - e con una elevata frequenza - contenuti via e-mail.
“Sapevamo che molte persone condividono contenuti virali, ma non ci aspettavamo questi numeri” sostiene Kathy Sharpe, CEO of Sharpe Partners. “La vera sfida per le agenzie di marketing interattivo è quella di sviluppare proprio quel tipo di contenuti che invoglia gli utenti a condividerli costantemente con la propria cerchia di conoscenti”.
Di seguito i risultati della ricerca.
- I contenuti (grafico A)
Il contenuto virale più diffuso in rete è quello che fa ridere. Infatti i giochi, le animazioni, ed i contenuti umoristici in genere, costituiscono l’88% del materiale condiviso.
Le informazioni personali professionali e finanziarie sono al secondo posto con il 24%. Inoltre, al contrario delle credenze più diffuse, i contenuti “provocanti” ed a sfondo sessuale costituiscono solo il 12% dei materiali condivisi.
- La frequenza (grafico B)
La ricerca di Shape Partners evidenzia che se il 63% degli utenti interpellati condivide contenuti almeno una volta la settimana, il 25% lo fa quotidianamente.
- Il numero di utenti (grafico C)
Le email con contenuto virale sono inviate molto spesso a più di una persona. Infatti il 75% degli utenti invia tali contenuti ad almeno altri 6 utenti.
- Il contenuto virale brandizzato (grafico D)
Per le società interessate ad implementare strategie di marketing virale lo studio di Sharpe Partners evidenzia che associare un brand al contenuto virale incide poco sulla propensione degli utenti a diffondere tali contenuti. Solo il 5% si dichiara contrario alla diffusione di materiali che contengono chiari messaggi pubblicitari.
- L’impatto sugli utenti (grafico E)
Un rappresentante di Sharpe Partners ha dichiarato: "E’ chiaro che il viral marketing è un approccio a basso rischio”. Infatti la stragrande maggioranza di coloro che ricevono e-mail chiaramente sponsorizzate da un brand, ossia l’89%, afferma di non esserne infastidito.
Non a caso lo studio identifica un gruppo di utenti chiamato “Brand Fans”, che sono tanto virali quanto contagiosi. Oltre l’80% di questi accoglie positivamente contenuti brandizzati e li condivide almeno una volta a settimana, mentre il 35% lo fa quotidianamente.
Questi utenti sono anche i più propensi a condividere contenuti virali con dieci o più persone.