Secondo un recente studio di Bridge Ratings sulla crescita degli utenti nell'universo podcast, basato su interviste ad utenti radiofonici condotte in dieci mercati nazionali, 4.8 milioni di persone (in salita rispetto agli 820.000 utenti podcast del 2004) hanno scaricato almeno una volta nel 2005 un podcast da una stazione radio o da un'altra fonte. Dalla ricerca emerge che iTunes è il portale di maggiore accesso ai downloads per il podcast.
Lo studio evidenzia che i fruitori dei podcast sono classificabili in base a due differenti unità di misura: gli utenti settimanali e quelli che regolarmente scaricano ed ascoltano un podcast.
Si prevede che, entro il 2010, l’audience dei podcast cresca fino a raggiungere un numero stabile di 45 milioni di utenti che scaricano e ascoltano regolarmente un podcast. Secondo stime radicali, entro la stessa data, tale numero sarebbe prossimo ai 75 milioni.
Attualmente, circa il 20% di utenti che scaricano e ascoltano un podcast lo fanno su una base settimanale. Tale gruppo scarica in media sei podcast alla settimana e trascorre approssimativamente quattro ore al mese nell’ascoltare i podcast che ha scaricato.
Lo studio sostiene che entro il 2010 il podcast avrà un impatto positivo sulla radio favorendo un aumento del numero di sintonizzazioni, dal momento che in media meno del 20% dei fruitori ascolta il suo download per il podcast su un lettore MP3 o altri strumenti digitali.
Previsioni e punti chiave della ricerca:
-5 persone su 300 (1.6%) hanno costantemente scaricato podcast nel 2005;
-Il 20% ha scaricato con cadenza settimanale;
-Entro il 2010, il numero di coloro che scaricano podcast raggiungerà in media i 60 milioni, di cui 18 milioni a settimana;
-L'utente medio scarica 6 podcast al mese;
-L'utente medio trascorre 4 ore al mese con il podcast;
-Attualmente solo il 20% ascolta un podacst su un lettore MP3.
(Fonte: Bridgeratings, Novembre 2005)
In appendice, Bridgeratings include una classifica sugli Early Adopters del podcast, molto utile per prevederne la crescita futura:
-Innovatori (2.3% della popolazione): consumatori coraggiosi, che guidano il cambiamento;
-Primi fruitori (13.5%): opinion leaders, che testano le novità con prudenza;
-Prima maggioranza (34 %): persone riflessive, ma che accettano il cambiamento più velocemente rispetto alla media;
-Tarda maggioranza (34%): persone scettiche, che scelgono di fruirne solo dopo che l’ha fatto la maggioranza;
-Conservatori (16%): tradizionalisti, scelgono di fruirne solo quando l’invenzione diventa moda o tradizione.