Napster, nato nel 1999 per iniziativa di Shawn Fanning, uno studente della Northeastern University, è stato uno dei primi programmi per scambiarsi file mp3 tra utenti on line, e sicuramente rimane il più famoso.
In breve tempo dalla sua nascita, il software diventa il nemico numero uno delle case discografiche Usa per la violazione dei diritti d'autore. Ne nasce una causa giudiziaria che ha visto nel luglio del 2001 prevalere le ragioni dei discografici…
Alla fine del 2003, il simbolo del P2P, tanto osteggiato dalle major discografiche ritorna ‘a pagamento’, ma il sito è ancora una mera vetrina e permette a chi è interessato di seguire passo passo l'evoluzione del progetto in corso.
Oggi, dopo circa due anni, Napster.com è effettivamente online e per annunciare il suo ritorno in versione restyled, legale e a pagamento, sceglie di utilizzare il marketing non-convenzionale.
Napster, infatti, ha appena lanciato un intrigante video virale: una bionda sexy fa uno spogliarello e, man mano che balla, il suo strip tease diventa sempre più hot, finchè dopo 30 secondi…
No, non vi dico come continua, dovete assolutamente guardarlo!
Aggiungo solamente che il video virale, con l’intento di scalfire l’impero Apple, promuove un’offerta davvero astuta: la possibilità per l’utente di acquistare un brano appena ascoltato alla radio, con il download diretto della canzone senza nessuna ricerca e nessun tempo di attesa.
Dal momento che probabilmente il momento successivo all’ascolto di un brano gradito è quello più proficuo per l’acquisto della canzone, l’offerta fa leva sugli istinti più reconditi. Così come il seducente e frustrante video virale “Get the whole thing”…
Buona visione!